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Acquisti ecologici: fai valere le tue scelte di consumatore
Data dell'ultima modifica Martedì, 07/09/2021
Il nostro benessere dipende dalle risorse naturali della Terra, ma se continuiamo a utilizzarle ai ritmi attuali potrebbero esaurirsi molto prima di quanto pensiamo. È ora di cambiare!
Il nostro consumo eccessivo prosciuga le risorse della Terra e compromette il benessere delle generazioni future. Se andiamo avanti ai ritmi attuali, entro il 2050 ci vorrà un altro pianeta per soddisfare la nostra domanda di risorse.
Numerosi piccoli accorgimenti fanno la differenza!
Possiamo invertire questa tendenza trasformando i nostri stili di vita e adottando modelli di consumo rispettosi dell'ambiente. Basta chiedersi da dove provengono i prodotti e come sono stati realizzati, evitare di generare rifiuti, operare scelte sostenibili, leggere le etichette con maggiore attenzione, riutilizzare e riciclare e dare più spazio alla natura.
Ecco alcune semplici raccomandazioni per consumare in maniera più consapevole.
1. Limita e ricicla i rifiuti
La tendenza a riciclare totalmente i rifiuti si sta affermando a livello mondiale. Il principale motto di questo stile di vita sono le 5 erre: Refuse, Reduce, Reuse, Recycle e Rot, vale a dire evitare, ridurre, riutilizzare, riciclare e compostare i rifiuti, azioni da seguire in questo ordine.
Ogni volta che gettiamo qualcosa nella pattumiera contribuiamo alle pressioni ambientali che gravano sul nostro pianeta. Ricorda: il miglior rifiuto è quello che non viene prodotto!
Piccoli accorgimenti come ad esempio apporre un adesivo "Pubblicità no grazie" sulla cassetta delle lettere, usare batterie ricaricabili, scegliere prodotti eco-ricaricabili, optare per borse per la spesa riutilizzabili o evitare le bottiglie usa e getta, contribuiscono a ridurre i rifiuti (ricorda che l'acqua del rubinetto è potabile in tutta Europa!).
Molti rifiuti provengono anche dal frigorifero, per cui il consiglio è quello di acquistare e cucinare soltanto il cibo che s'intende veramente mangiare (leggi i consigli per la cucina e lo shopping). Limita l'uso di prodotti preconfezionati perché generano molti rifiuti (guarda questo video) ed evita prodotti con imballaggi superflui, in particolare in materie plastiche.
E naturalmente ricicla, ricicla e ricicla. L'UE sta portando avanti una strategia globale in materia di rifiuti che prevede anche l'obbligo per gli Stati membri di riciclare. Naturalmente la sua attuazione dipende da tutti noi!
Infine, puoi diventare un esempio per la tua famiglia, università o associazione sportiva sensibilizzando gli altri all'importanza della gestione dei rifiuti. Ad esempio, potresti dare un contributo organizzando una serie di iniziative durante la Settimana europea per la riduzione dei rifiuti.
2. Gettare? Assolutamente no!
Conosci i cosiddetti Repair Café? Sono luoghi dove esperti, come elettricisti, meccanici, falegnami, riparatori di biciclette e informatici mettono a disposizione le loro conoscenze e competenze, ad esempio, per riparare a un tostatore che non funziona, rammendare un vestito o restaurare un mobile.
L'idea è quella di ridurre i rifiuti, sensibilizzare i cittadini ad uno stile di vita sostenibile, ma anche promuovere la coesione sociale, trasmettere il saper fare, ecc. Esiste un luogo del genere dalle tue parti?
Se hai bisogno di un utensile per costruire un mobile, potresti prenderlo in prestito o noleggiarlo, invece di acquistarne uno nuovo che utilizzerai al massimo una o due volte all'anno. Sarà più economico e più ecologico!
Infine, puoi vendere/comprare e scambiare abiti e prodotti che non desideri più indossare o usare, ad esempio in un mercatino delle pulci, in un negozio di seconda mano o su piattaforme online dedicate. Se non dovesse funzionare, puoi sempre regalarli o riciclarli.
3. Sostieni l'agricoltura locale
L'agricoltura sostenuta dalle comunità locali è un sistema che collega maggiormente il produttore e i consumatori all'interno del sistema alimentare, consentendo al consumatore di abbonarsi al raccolto di una determinata azienda agricola o di un gruppo di aziende agricole.
Si tratta di un modello socioeconomico alternativo di agricoltura e distribuzione alimentare che consente al produttore e al consumatore di condividere i rischi dell'agricoltura. Limita enormemente l'intervento degli intermediari, sostiene gli agricoltori locali e prevede la vendita dei prodotti senza imballaggio.
4. Verifica i marchi di qualità ecologica
I prodotti, i servizi e le imprese rispettosi dell'ambiente sono contrassegnati da un'etichetta o marchio.
All'interno dell'Unione europea il marchio di qualità ecologica Ecolabel UE può essere assegnato a prodotti e servizi a basso impatto ambientale. Cerca il logo sui prodotti, ma anche quello assegnato a negozi, località turistiche, campeggi e alberghi (è disponibile un catalogo online). Esistono inoltre marchi nazionali, come il Nordic Swan nei paesi nordici, NF Environnement in Francia e Blauer Engel in Germania.
5. Preferisci i prodotti etici
È anche importante essere eticamente consapevoli: qual è l'impatto dei nostri consumi sulle altre persone? Promuovono il lavoro minorile o un'altra forma di sfruttamento in un paese lontano?
Negli ultimi anni, in particolare nell'industria della moda, gli scandali sulle violazioni dei diritti umani hanno fatto molto scalpore. In laboratori clandestini ci sono operai che lavorano sette giorni su sette senza ferie, per una misera paga e senza rappresentanza sindacale. Puoi fare pressione su queste industrie decidendo di non comprare i loro prodotti, firmando petizioni, sostenendo i movimenti del commercio equo e solidale ed esprimendo la tua opinione sui social media.
Quando acquisti un prodotto, cerca di privilegiare quelli provenienti da società specializzate nel commercio equo e solidale e nei prodotti etici e verifica la presenza di etichette, quali le certificazioni Fairtrade, Forest Stewardship Council, Fair Trade Certified o Rainforest Alliance Certified.