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Diritti delle persone con disabilità

Data dell'ultima modifica Mercoledì, 17/12/2025

Secondo il sondaggio UE-SILC del 2016, nell'Unione europea vivono 100 milioni di persone con disabilità. Nonostante il loro numero elevato, molte si sentono ancora isolate e non sono in grado di godere pienamente della libertà di circolazione nell'UE.

L'Unione europea e i suoi Stati membri sono parti della convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità. Il suo messaggio principale è che le persone con disabilità hanno diritto a tutti i diritti umani e a tutte le libertà fondamentali, senza discriminazioni.

In base alla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità, per persone con disabilità si intendono "...coloro che presentano durature menomazioni fisiche, mentali, intellettive o sensoriali che in interazione con barriere di diversa natura possono ostacolare la loro piena ed effettiva partecipazione nella società su una base di uguaglianza con gli altri".

Cosa fa l'UE?

L'UE ha dimostrato il suo impegno a proteggere gli europei contro le discriminazioni nei suoi trattati e nella legislazione antidiscriminazione. Ha adottato un'importante legge che tutela i diritti di tutte le persone: la Carta europea dei diritti fondamentali. Ad esempio, la Carta afferma che le persone con disabilità hanno il diritto di vivere una vita indipendente, avere un lavoro e far parte della comunità. Inoltre stabilisce che è contrario alla legge trattare le persone ingiustamente solo perché hanno una disabilità.

Accanto ai testi giuridici, l'UE sviluppa anche altri strumenti. Ne è un esempio la tessera europea d'invalidità, che garantisce la parità di accesso alle prestazioni in settori quali la cultura, il tempo libero, lo sport e i trasporti in un gruppo di otto paesi dell'UE. 

L'UE organizza campagne di sensibilizzazione quali la Giornata europea delle persone con disabilità, conferenze e il premio Access City Award per le città che hanno compiuto notevoli sforzi per diventare più accessibili.

Un altro esempio di buona prassi è la strategia per l'inclusione e la diversità di Erasmus+ nel campo della gioventù, che ha l'obiettivo di avere un impatto ancora maggiore sulla vita dei giovani svantaggiati e di garantire che Erasmus+ risponda positivamente alla diversità nel settore della gioventù. 

E se i tuoi diritti non sono rispettati?

L'UE intende fare in modo che le disabilità non creino ostacoli in Europa. Nella pratica, tuttavia, non siamo tutti protetti allo stesso modo. Se da un lato tutti i cittadini dell'UE hanno il diritto di trasferirsi in un altro paese dell'UE, dall'altro puoi incontrare ostacoli quando vuoi studiare, cercare lavoro, viaggiare, acquistare beni e servizi o semplicemente accedere alle informazioni.

Esistono diversi servizi che possono aiutarti. Ad esempio, se hai problemi quando viaggi in aereo, nave, treno o pullman, puoi presentare un reclamo. In tutti i paesi europei trovi appositi uffici che ti possono aiutarti a presentarlo. Per saperne di più, qui trovi l'elenco dei contatti per ogni paese.

Scopri i tuoi diritti in questo opuscolo pubblicato dal Forum europeo sulla disabilità e quali sono i vari servizi offerti. Se ritieni che i tuoi diritti non siano rispettati o di essere stato trattato ingiustamente, è importante alzare la voce!

Vuoi darti da fare?

L'UE fornisce sovvenzioni alle organizzazioni non governative e mantiene un dialogo regolare con esse al fine di garantire che gli interessi delle persone con disabilità siano tenuti in considerazione nella legislazione dell'UE. 

Queste reti europee hanno membri nazionali che agiscono in veste di portavoce delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Se vuoi far sentire la tua voce, consulta questi link per trovare le informazioni che ti servono. Ecco alcuni esempi: